Notizie storiche sull'organo installato nella nostra Chiesa
L’organo che si trovava in uno stato di totale abbandono presso una chiesa della diocesi di Avellino, posto in cantoria sopra l’ingresso principale è uno strumento di medie dimensioni dotato di due tastiere di 61 tasti e una pedaliera di 32 pedali, fu costruito dalla ditta fratelli Ruffatti di Padova all’inizio degli anni 60. Con tenacia e la perseveranza che lo contraddistinguono, il parroco della parrocchia di San Nicola di Bari, Don Modestino Limone (economo della diocesi di Avellino), si fa promotore di una istanza inviata all’ordinario diocesano Francesco Marino, nella quale dichiara di essere disponibile ad accollarsi la spese eccedente, oltre il contributo della CEI, per il restauro completo dell’organo. L’ordinario diocesano, nel concedergli l’assenso al trasferimento con una lettera lo ringrazia per l’impegno profuso ad aver salvato un’opera d’arte. L’organo è stato revisionato nella bottega d’arte organaria “Ponziano Bevilacqua di Torre dei Nolfi (L’Aquila) e può essere ammirato, dopo essere stato restaurato sulla balaustra della chiesa di San Nicola di Bari dalla fine del mese di maggio 2011. La revisione ha richiesto una nuova composizione delle parti interne (nuove strutture portanti, nuove canalizzazioni per l’aria, ridisposizione dei somieri, dei mantici e dell’elettroventilatore), con conseguente riprogettazione anche nell’estetica in quanto l’attuale disposizione dell’organo esistente non è compatibile con il ricettacolo disponibile nella nuova chiesa.