I DIECI COMANDAMENTI
"Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". Al giovane che gli rivolge questa domanda, Gesù risponde innanzi tutto richiamando la necessità di riconoscere Dio come il solo Buono, come il Bene per eccellenza e come la sorgente di ogni bene. Poi Gesù gli dice: "Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". Ed elenca al suo interlocutore i comandamenti che riguardano l'amore del prossimo: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre”. Infine Gesù riassume questi comandamenti in una formulazione positiva: “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Mt 19,16-19). A questa prima risposta se ne aggiunge subito una seconda: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi" (Mt 19,21). Essa non annulla la prima; la sequela di Gesù implica l'osservanza dei comandamenti. La Legge non è abolita, ma l'uomo è invitato a ritrovarla nella persona del suo Maestro, che ne è il compimento perfetto. Nei tre Vangeli sinottici, l'appello di Gesù, rivolto al giovane ricco, a seguirlo nell'obbedienza del discepolo e nell'osservanza dei comandamenti, è accostato all'esortazione alla povertà e alla castità. I consigli evangelici sono indissociabili dai comandamenti. Gesù ha ripreso i dieci comandamenti, ma ha manifestato la forza dello Spirito all'opera nella loro lettera. Egli ha predicato la giustizia che supera quella degli scribi e dei farisei come pure quella dei pagani. Ha messo in luce tutte le esigenze dei comandamenti. "Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere...ma io vi dico: chiunque si adira contro il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio" (Mt 5,21-22). Quando gli si pone la domanda: "Qual è il più grande comandamento della Legge?" (Mt 22,36), Gesù risponde: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti, e il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti" (Mt 22,37-40) Il Decalogo deve essere interpretato alla luce di questo duplice ed unico comandamento della carità, pienezza della Legge. La parola "Decalogo" significa alla lettera "dieci parole", queste dieci parole Dio le ha rivelate al suo popolo sulla Santa montagna. Le ha scritte con il suo dito a differenza degli altri precetti scritti da Mosè. Esse sono parole di Dio per eccellenza; ci sono trasmesse nel libro dell'Esodo e in quello del Deuteronomio. Fin dall'Antico Testamento i Libri Santi fanno riferimento alle dieci parole; ma è nella Nuova Alleanza in Gesù Cristo che sarà rivelato il loro pieno senso. Le dieci parole riassumono e proclamano la Legge di Dio. Fedele alla Scrittura e in conformità all'esempio di Gesù, la Tradizione della Chiesa ha riconosciuto al Decalogo un'importanza e un significato fondamentale. A partire da Sant'Agostino, i dieci comandamenti hanno un posto preponderante nella catechesi dei futuri battezzati e dei fedeli. Nel secolo quindicesimo si prese l'abitudine di esprimere i precetti del Decalogo in formule in rima, facili da memorizzare, ancora oggi in uso. I catechismi della Chiesa spesso hanno esposto la morale cristiana seguendo l'ordine dei dieci comandamenti. La divisione e la numerazione dei comandamenti hanno subito variazioni nel corso della storia. Questo Catechismo segue la divisione dei comandamenti fissata da Sant'Agostino e divenuta tradizionale nella Chiesa cattolica. I dieci comandamenti enunciano le esigenze dell'amore di Dio e del prossimo. I primi tre si riferiscono principalmente all'amore di Dio e gli altri sette all'amore del prossimo. Il Concilio di Trento insegna che i dieci comandamenti obbligano i cristiani e che l'uomo giustificato è ancora tenuto ad osservarli. Il Concilio Vaticano II afferma: "I Vescovi, quali successori degli Apostoli, ricevono dal Signore la missione di insegnare a tutte le genti e di predicare il Vangelo ad ogni creatura, affinché tutti gli uomini, per mezzo della fede, del Battesimo e dell'osservanza dei comandamenti, ottengano la salvezza". I dieci comandamenti appartengono alla rivelazione di Dio; al tempo stesso ci insegnano la vera umanità dell'uomo; mettono in luce i doveri essenziali e, quindi, indirettamente, i diritti fondamentali inerenti alla natura della persona umana. Il Decalogo contiene un'espressione privilegiata della legge naturale.