Nel 1995 in occasione del centenario della festa Patronale in onore di San Nicola di Bari e Sant'Antonio da Padova il comitato festa decise di donare alla chiesa un opera architettonica che nel tempo ricordasse questo evento. Così fu deciso di realizzare un braciere sul sagrato della Chiesa che si sarebbe dovuto accendere per dare inizio ai festeggiamenti dei Santi Patroni come simbolo di pace per tutta la comunità e il mondo intero; così fu dato mandato all'ingegnere Celestino D'Amore di progettare il braciere e il 30 luglio del 1995 fu benedetto e acceso per la prima volta. Ancora oggi è tradizione che ad ogni inizio di festa Patronale i giovani di Torelli accendono la fiaccola (segno di pace) nel Santuario di San Modestino a Mercogliano e correndo arrivano a Torelli per accendere il braciere sul sagrato. Così l'ingegnere Celestino D'Amore spiegò la sua opera:...il passante trova una croce color rame che custodisce nel braciere la sua fede. Simbolo e memoria si fondono alla chiesa tramite un'idea progettuale espressa con colori e forme semplici, essenziali: la piramide capovolta del braciere è la discesa del Cristo tra gli uomini, i tre correnti che partono dagli spigoli della base per restringersi al vertice della piramide sono la sintesi tra la Trinità ed il sacrificio fatto per l'uomo dal Figlio dell'Uomo....e tutto si salda nella Croce centrale. Significante e significato sono resi con simbolismo genuino, con contenuti immediati così come è l'attimo in cui Dio ci parla dentro.